Viaggio in Sicilia e a Malta nell’estate del 1772

John Brown: A Grand Tour Group of Five Gentlemen in Rome (1773 ca.) (Springhill, Ulster)

Con poche quanto rare eccezioni, la moderna storiografia del Grand Tour ha sino ad oggi ignorato il diario di viaggio dell’inglese William Young, A Journal of a Summer’s Excursion by the Road of Montecas[s]ino to Naples and from thence over all Southern Parts of Italy, Sicily and Malta in the Year MDCCLXXII, di cui si presenta la parte relativa alla Sicilia e a Malta nel volume dal titolo Viaggio in Sicilia e a Malta nell’estate del 1772, introduzione, traduzione e note di Rosario Portale e Stella Di Benedetto, formato cm. 17×24, pp. 138, con 16 tavole fuori testo .

L’opera di questo tipico rappresentante del Settecento razionalistico e illuminato a suo tempo passò inosservata e non ebbe alcuna diffusione né fra il pubblico né nei salotti dell’intellighentia inglese ed europea in quanto il suo autore nel 1774 ne fece stampare soltanto 20 copie privatamente, a proprie spese e “per il diletto” dei suoi amici.

A ben vedere, però, il Journal di William Young che nel 1772, all’età di ventitre anni, venne in Italia e fece il suo tour nelle regioni del Sud allora incognite e misteriose, presenta elementi tali da farlo annoverare a buon diritto, fra le opere più interessanti e godibili della letteratura odeporica relativa alla Sicilia.

L’originalità del racconto, la ricchezza delle osservazioni, la coerenza di argomentazioni, l’entusiasmo con cui descrive le bellezze naturali, le nostalgiche, malinconiche evocazioni del passato, la profonda tristezza per il tramonto o la scomparsa del grande patrimonio artistico della classicità, le vibranti suggestioni nel contatto con la natura, la costante ricerca delle cause dei fenomeni osservati, le lucide riflessioni sullo stato dell’Isola e dei suoi abitanti e, non ultima, l’autonomia di giudizio, oltre a darci una visione chiara e molto personale della Sicilia, integrano, arricchiscono e completano anche quell’immagine che di essa hanno dato le opere di J.H. Riedesel e P. Brydone.

E proprio con questi ultimi, anche per anteriorità cronologica, William Young va considerato un pioniere del viaggio in Sicilia e un precursore di quella folta e nutrita schiera di viaggiatori italiani e stranieri che negli ultimi decenni del Secolo dei Lumi fecero dell’Isola la meta privilegiata del loro viaggio in Italia.

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