Mary Wollstonecraft tra (auto)biografia e critica sociale

Donna di genio per alcuni e «iena in gonnella»per altri, femminista ante litteram e accesa radicale, attenta traduttrice di opere filosofiche e saggista polemica e vivace, autrice di epistole appassionate e di scritti educativi di vario genere, Mary Wollstonecraft fu anche romanziera profondamente e autenticamente innovatrice nel suo delineare modelli femminili fuori dagli schemi e nel suo proiettarsi verso un modo di scrivere e fare letteratura che riuscisse finalmente a comprendere ed esprimere, non solo la complessa realtà e le contraddizioni di una società in rapida trasformazione, ma anche e soprattutto l’intima essenza di un universo femminile che non aveva ancora trovato il modo di esprimersi ‘direttamente’ e compiutamente come esperienza vissuta. 

Proprio su quest’aspetto della sua opera – ancora oggi in parte ingiustamente trascurato – si incentra l’analisi condotta nel volume scritto da Gemma Persico, dal titolo Mary Wollstonecraft tra (auto)biografia e critica sociale. La sua narrativa e il Ritratto di William Godwin, Lugano, 2012, pp. 450, illustrato, € 29,00 (link per acquistare il volume).

Sommario

Prefazione

Capitolo primo: La narrativa di Mary Wollstonecraft.

Capitolo secondo: Mary Wollstonecraft e il Ritratto di William Godwin.

Cronologie biografiche.

Nota ai testi.

Testi:  Mary, a Fiction

The Wrongs of Woman: or, Maria. A Fragment

Memoirs of the Author of a Vindication of the Rights of Woman

Bibliografia. Indice delle tavole

L’AUTRICE

Gemma Persico è docente di Letteratura inglese presso l’Università di Catania. Autrice di numerosi saggi d’argomento vittoriano e di un volume su Elizabeth Gaskell (Il dono nel tovagliolo. Arte e impegno sociale nella narrativa di Elizabeth Gaskell, 1990), ha pubblicato diversi articoli anche sulla letteratura canadese e sul teatro inglese contemporaneo e della Restaurazione. Ancora nell’ambito della letteratura inglese, ha curato l’edizione critica (con traduzione e testo a fronte) di L‘Uomo di Sentimenti di Henry Mackenzie (1996), e ha pubblicato Ascesa e declino dell’uomo di sentimenti. Saggio su Mackenzie, Godwin, Peacock (1996). Alla fantasmagoria di raffigurazioni della womanhood al centro dell’immaginario vittoriano ha dedicato i cinque volumi di Madonne, maddalene e altre vittoriane. Modelli femminili nella letteratura inglese al tempo della Regina Vittoria (2003-4, n. ed. 2007); e ancora d’ambito vittoriano è Contrasti vittoriani. Bibbia e veleno nella letteratura e nella società inglesi dell’Ottocento (2007). Più di recente, ha pubblicato un volume sul sensation novel e sulla caratterizzazione delle figure femminili all’interno di questo genere fluido e liminale per eccellenza: Criminali, assassine, adultere, degenerate… folli? Rappresentazioni del femminile nel ‘sensation novel’ (2008).


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