
La conoscenza delle dinamiche della società fenicia e punica, dell’organizzazione gerarchica e delle articolazioni istituzionali di questa, rappresenta un tema assai complesso vista la povertà di contenuti delle fonti scritte dirette a noi note.
Il versante funerario costituisce da tale punto di vista un osservatorio ottimale, anche in rapporto alle possibilità di cogliervi situazioni non contaminate da fenomeni di sovrapposizione e persistenza, quali, invece, condizionano inevitabilmente i depositi archeologici degli abitati.
Prova a far luce su questi aspetti, grazie anche ad una ricca documentazione provenienti da scavi archeologici, il volume di Anna Chiara Fariselli dal titolo Stato sociale e identità nell’Occidente fenicio e punico I. Le armi in contesto funerario, 2013, € 25,00 (acquista il volume).
La composizione di alcuni corredi funerari – in particolare, ma non esclusivamente, quelli posizionabili nella prima fase coloniale fenicia – prevede talora l’inserimento di armi, di norma valutabili alla stregua di indici di status e marcatori di genere. Se da un canto, infatti, la documentazione di armi tra gli arredi sepolcrali giustifica l’ipotesi relativa al rilievo delle caste militari nella partitura sociale fenicia e punica – particolarmente incisive nel progetto d’espansione nel Mediterraneo centrale e occidentale più che in terra africana – dall’altro queste sono normalmente ritenute segni distintivi degli individui maschili.
Tali manufatti non sembrano invece corrispondere sempre a possessori virili e la pur rara assegnazione a donne e infanti ne travalica il valore simbolico immediato a favore di una lettura più articolata, che il volume propone grazie al raffronto con le scienze storico-archeologiche collaterali a quella punica.
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L’AUTRICE
Anna Chiara Fariselli è Ricercatore Confermato e Professore Aggregato di Archeologia fenicio-punica presso l’Università di Bologna. Ha al suo attivo diversi lavori scientifici su guerra, armamenti e mercenari dell’esercito cartaginese, oltre a rapporti di scavo connessi alle ricerche sul campo condotte in Sicilia e Sardegna, e studi relativi alle espressioni archeologiche e iconografiche legate all’impiego della musica in ambito fenicio e punico. Come direttore scientifico delle indagini archeologiche nella necropoli meridionale di Tharros -Capo San Marco (OR), in special modo, si occupa da tempo delle problematiche di ricostruzione dei rituali funerari nel Mediterraneo fenicio e punico.