State of Soul. L’immaginario di D.H. Lawrence in “The Study of Thomas Hardy”

il
Phoenix, The Medieval Bestiary (folio 55), University of Aberdeen.
Phoenix, The Medieval Bestiary (folio 55), University of Aberdeen.

Sin dalla prima pubblicazione nel 1936, The Study of Thomas Hardy viene considerata una delle opere più controverse della produzione lawrenciana. Nonostante infatti il piano originario prevedesse un’analisi delle opere dello scrittore tardo-vittoriano, l’opera si rivela incentrata sull’esposizione delle direttrici lungo cui si sviluppano le opere di D.H. Lawrence.

Il tema ‘Thomas Hardy’ non rappresenta però un mero pretesto: il lavoro di ricerca condotto costituisce in realtà un momento di profonda autoanalisi, il cui risultato consiste nell’individuazione di un nuova identità, la ‘Carbon Identity’. State of Soul mira ad analizzare il profondo rapporto che lega i due autori, un rapporto che di certo non può essere ridotto ad una semplice relazione tra discepolo e maestro, ma che va ben oltre: dalla lezione di Hardy, Lawrence impara il valore ed il pericolo insiti in una metafisica, ereditando i due temi principali della sua produzione letteraria, contenuti in nuce nei lavori di Hardy, ovvero la sessualità e l’inconscio.

Attraverso un’attenta disamina che incorpora tanto una dimensione diacronica quanto una dimensione sincronica, il volume di Giuseppina Di Gregorio dal titolo State of Soul. L’immaginario di D.H. Lawrence in “The Study of Thomas Hardy”, pp. 74, 2014, € 15,00 (link per l’acquisto), vuole porre l’accento sulle affinità che legano D.H. Lawrence e T. Hardy, evidenziando come entrambi si distacchino nettamente dalla tradizione inglese, e, soprattutto, come entrambi producano delle opere d’arte quando smettono di essere autori ed iniziano ad essere ‘novelists’, in altre parole, quando l’inconscio guida le loro azioni.

L’AUTRICE DEL VOLUME

Giuseppina Di Gregorio è docente di Letteratura Inglese presso l’Università degli Studi di Enna “Kore”, inoltre, da anni si occupa di English for Specific Purposes presso l’Università degli Studi di Catania. La sua ricerca si innesta nel fertile humus della letteratura vittoriana e postmoderna, con rimandi ai Translation Studies e agli Adaptation Studies. Annotator per Routledge ABES, ha collaborato con l’Indiana University per la Victorian Bibliography e con la prestigiosa rivista “Victoriographies”, diretta da J. Wolfreys ed edita dalla Edinburgh University Press.

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