Il primo volume del celeberrimo Christian Astrology di William Lilly, l’astrologo inglese ricordato per la spettacolare previsione del grande incendio di Londra del 1666, è qui presentato per la prima volta in versione integrale in lingua italiana, annotato e commentato: William Lilly, Astrologia cristiana, libro primo. Introduzione all’astrologia, introduzione, traduzione e commento di Patrizia Nava, Lugano 2017, pp. 184, € 30,00.
L’autore andava particolarmente fiero di questa sua Introduzione all’Astrologia, e a ragione. È in questa prima parte del suo trattato in tre libri, infatti, che Lilly produce «la più facile e completa introduzione all’intera arte astrologica». Qui pone le basi della pratica generale e di quella oraria in particolare, l’arte di rispondere a domande specifi che grazie all’esame delle posizioni planetarie al momento del consulto.
Qui insegna le tecniche proprie dell’approccio tradizionale e defi nisce la terminologia, dettaglia i significati dei pianeti e delle case, presenta la teoria degli aspetti (con un accenno, storicamente intrigante, alle distanze angolari kepleriane, la moda del momento), le dignità planetarie, i gradi debilitanti e molto altro.
È qui che stabilisce le corrispondenze mediche e anatomiche ed elenca quella serie di significazioni, che comprendono aspetto fisico, malattie, mestieri, animali, erbe, pietre, città e luoghi, che, utilizzate in modo magistrale nella sua pratica quotidiana, sono alla base di alcune sue stupefacenti previsioni.
È nel primo libro, infine, che esamina i diversi modi in cui la questione raggiunge perfezione, ovvero come giudicare la realizzazione degli eventi con la tecnica oraria. Ma soprattutto è questa l’opera che più di ogni altra assolve il compito che si è proposto: democratizzare l’arte astrologica, far parlare in inglese Tolomeo.
Fu grazie al travolgente successo di questo trattato che, a soli quarantacinque anni, William Lilly poté affermare con orgoglio di aver formato più astrologi competenti di chiunque altro in Inghilterra.