Paolo di Tarso era a favore o contro il mondo femminile? Dietro questo interrogativo si sono dibattuti esegeti e teologi nel tentativo di tracciare la linea di demarcazione di una risposta definitiva, giungendo, il più delle volte, ad assunti piuttosto netti in un senso o nell’altro. Il volume Paolo di Tarso e la donna nel I sec. d.C. Frammenti di un dialogo, a cura di Alessandro Biancalani e Chiara Mariotti, pp. 148, 2018, € 24,00, nasce sui banchi di scuola, in particolare dagli studenti della Licenza biblica della FTIC (Facoltà Teologica dell’Italia Centrale).
Gli autori delle diverse ricerche hanno voluto ricollocare la questione entro i confini culturali del tempo nel quale si svolse il confronto ed il dialogo fecondo di un uomo straordinario, come l’Apostolo Paolo, che si lasciò interrogare da stili e usi provenienti da mondi diversi, tutti assunti e reinterpretati alla luce dell’annuncio del Vangelo. Ecco allora la necessità di riposizionare i testi entro il complesso quadro multiculturale del I sec. d.C. attraverso l’analisi di alcuni frammenti di quello che fu un dialogo profondo e proficuo, che pose le basi per la nascita del Cristianesimo.
Un percorso, dunque, selettivo sia per quanto riguarda i testi, sia per i criteri di studio adottati. Un confronto aperto su tutti i mondi, latino, greco ed ebraico, alla ricerca degli elementi costitutivi del principio dell’inclusione delle diversità nella logica dell’universalità dell’annuncio della salvezza.
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Gli Autori
Alessandro Biancalani (1966), dottore in Teologia Biblica, docente incaricato di Sacra Scrittura alla Facoltà Teologica dell’Italia Centrale.
Antonino Marco Galati (1988), del clero fiorentino, ha conseguito la licenza in Teologia Biblica presso la Facoltà Teologica dell’Italia Centrale; attualmente compie studi di specializzazione di Antico Testamento e Assiriologia ad Heidelberg, in Germania
Letizia Molesti (1979), dal 2007 religiosa delle Suore Apostoline della Famiglia Paoline, licenzianda in Teologia biblica presso la Facoltà Teologica dell’Italia Centrale.
Jacob Kabamba Kabamba (1968), sacerdote dell’Arcidiocesi di Kananga (R.D. Congo), dottorando in Teologia Biblica alla Facoltà Teologica dell’Italia Centrale.
Javier Alexander Calderon Manzanillas (1987), sacerdote della Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, ha conseguito la Licenza in Teologia Biblica presso la Facoltà Teologica dell’Italia Centrale.
Calogero Di Leo (1965), sacerdote dell’Arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve, ha conseguito la Licenza in Teologia Morale presso la Facoltà Teologica di Sicilia, Master in Bioetica presso l’Istituto siciliano di Bioetica, licenziando in Teologia Biblica presso la Facoltà Teologica dell’Italia Centrale.
Chiara Mariotti (1978), ha conseguito la Licenza in Teologia Biblica presso la Facoltà Teologica dell’Italia Centrale, docente all’Istituto Superiore di Scienze Religiose Toscano «Santa Caterina da Siena».