Abū Ma‘šar Ğa‘far ibn Muḥammad ibn ‘Umar al-Balḫī, conosciuto e citato nel mondo latino medievale come Albumasar e come Apomasar nel mondo Bizantino, nacque nella città di Balḫ alla fine dell’ottavo secolo, nella provincia persiana del Ḫurāsān, oggi corrispondente all’Afġānistān settentrionale. Abū Ma‘šar è stato uno dei massimi studiosi arabi dell’arte dell’astrologia e il pensiero astrologico contenuto nei suoi scritti ebbe una straordinaria risonanza nel mondo latino. Infatti, dal XII secolo in poi i contenuti dei suoi scritti erano sempre presenti dove predominava l’interesse astrologico e anche in ambito universitario le sue teorie venivano spesso citate, come è il caso della cattedra di astrologia dell’Università di Bologna, tenuta negli anni 1379-1382 da Biagio Pelacani. Per fornire un piccolo contributo alla conoscenza di questo autore arabo medievale e del suo pensiero, in questo testo, viene riportato uno studio sulla Piccola Introduzione all’Astrologia di Abū Ma‘šar, uno dei più importanti trattati medievali sulla pratica astrologica, con introduzione, traduzuone dal testo arabo e note di Franco Martorello. Il testo è stato tradotto in italiano direttamente dagli unici due manoscritti arabi ad oggi conosciuti e oltre ad essere integrato da informazioni sulla vita e le opere di Abū Ma‘šar, contiene un capitolo di note al testo e un glossario arabo-italiano dei principali termini tecnici dell’astronomia e astrologia antica.
Franco Martorello si dedica da molti anni al recupero della letteratura astronomica e astrologica manoscritta dell’antichità classica, principalmente in lingua araba. Insieme a G. Bezza ha pubblicato la traduzione del Commento al Centiloquio Tolemaico di ibn al-Daya, Mimesis 2013.